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Durante il secondo conflitto mondiale, il poligono divenne tristemente famoso
per l’impiego degli impianti i tiro da parte delle truppe nazi-fasciste per la
fucilazione dei 7 fratelli Cervi avvenuta il 28 dicembre 1943 e la successiva
esecuzione di Don Pasquino Borghi assieme ad altri 9 partigiani.
Dopo la Liberazione, il poligono venne utilizzato per eseguire anche alcune
sentenze emesse della Commissione Provinciale di Giustizia, che nell’ottobre del
’45, condannò a morte mediante fucilazione alcuni fascisti.
Ancor oggi, infatti, sul muro perimetrale della struttura si possono osservare i
tristi segni lasciati dai proiettili di alcune esecuzioni, nonché la lapide
commemorativa di quei tragici eventi. |
La scelta della zona ove edificare il poligono fu dettata dall’allora scarsa
appetibilità del terreno in cui sorge, infatti, la natura paludosa dell’area
unita alla vicinanza di impianti industriali come la “fornace” e le confinanti
infrastrutture ferroviarie, rendevano la zona poco vocata all’edilizia civile.
Attualmente all’interno del nostro impianto, si esercitano funzioni
istituzionali ed attività sportive.
Nell’ambito istituzionale, in virtù dei compiti assegnati anche dal R.D.L.
datato 16 dicembre 1935 n. 2430, il T.S.N. ha assunto la natura giuridica di
ente pubblico a cui è assegnata la funzione di accertare e certificare
l’idoneità al maneggio delle armi ed addestrare anche il personale armato di
Enti pubblici, Polizie Locali e Municipali, operatori di sicurezza degli
istituti di vigilanza ed i civili che richiedano il citato certificato,
necessario per il successivo rilascio delle licenze di porto d’armi.
Per tanto, il T.S.N. di Reggio Emilia, fin dal 1891, pur essendo visto come un
“chiassoso” impianto sportivo, si rende parte attiva nell’addestramento degli
agenti di P.S. divenendo, quindi, un’importante luogo di lavoro ove i soggetti
deputati a garantire la sicurezza dei cittadini reggiani vengono addestrati
all’utilizzo delle armi da fuoco.
In virtù della funzione pubblica esercitata, la sicurezza della struttura di via
Paterlini è periodicamente certificata dal Genio Militare e le attività ivi
svolte sono autorizzate da protocolli d’intesa con i Ministeri vigilanti
dell’Interno e della Difesa. Oltre alle attività istituzionali, tra i soci del
T.S.N. è fortemente radicata la cultura sportiva legata alle discipline
(olimpiche e non) esercitate con armi da sparo.
A tal proposito, la sezione di Reggio ha sempre lavorato per educare ed avviare
i tiratori allo sport, distinguendosi in ambito regionale, nazionale, europeo e
mondiale per l’elevata qualità sportiva e morale dei propri atleti.
Tra le fila dei nostri tiratori abbiamo avuto il piacere e l’onore di annoverare
Campioni internazionali come Renato Zambon, Giulio Mussini, Massimo Croci,
Matteo Cagossi ed il giovane Fabio Ferroni, il quale, oltre a conquistare
diversi allori Nazionali di categoria, è stato insignito del prestigioso premio
O.N.U. per essersi distinto come miglior atleta mondiale per Fair Play.
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